— 45 — Claudio. Questi due personaggi portano calze bianche e pianelle di cuoio con puntale e tallone; una doppia cinghia gira attorno al collo del piede e vi tien ferma la scarpa mediante altri doppi cordoncini ai lati che diramano in 4 cinghiette verso la suola alla quale si uniscono da ciascun lato, in tre punti. Dal puntale della scarpa parte verso il collo del piede una crocetta. Simili calzari li vediamo a Ravenna soltanto nelle quattro figure di S. Orso e S. Set-ero e degli arcivescovi Ursicino (535-538) ed Ecclesia (541-546) nei 4 piloni dell'abside della chiesa di S. Apollinare in classe. (Nell’abside di S. Vitale Ecclesio porta calzatura diversa). Un altro elemento di confronto coi mosaici contemporanei di Ravenna lo abbiamo nei caratteri delle iscrizioni che sono identici a quelli apparenti tanto nei quattro piloni di S. Apollinare in classe quanto nell’ abside di S. Vitale '). Se esaminiamo poi la teoria degli apostoli sull’arco trionfale, rimarchiamo subito la testa di S. Andrea, la quale, giusta un uso invalso nei mosaicisti del V e VI secolo — a differenza di lutti gli altri apostoli — porta i capelli irti ed arruffati ; e-sempi analoghi a Ravenna : cappella arcivescovile di S. Pier Crisologo ed intradosso dell’ arco trionfale di S. Vitale, a Roma: disegni del mosaico di S. Agata in Suburra2) Per ciò che concerne lo stato di conservazione dei mosaici dell’ abside, va rilevato che, nel complesso, eccettuati gli apostoli dell’ arco trionfale, essi sono pervenuti a noi intatti, come eseguiti nel VI secolo. Dal 1890 al 1897 furono puliti e restaurati col massimo scrupolo, rinforzando le parti che minacciavano staccarsi, rinnovando le tessere d’oro che avevano perduto la lucentezza (mantenendo però la loro pendenza primitiva) e rifacendo alcuni dettagli che erano stati coperti da intonaco. Il mosaico ornamentale dei fianchi delle *) Si noti la forma dell’A coll’asta traversale adunca verso il basso; il B, il P, l’R hanno la rotondità superiore piccola ; l’N ha lineette sulle due estremità delle aste; l’asta dell’F termina al basso appuntita. Il T ha ai termini dell’asta orizzontale lineette oblique, e l’asta verticale si assottiglia verso l’alto (da 3 tessere ad 1); il X ha le prime tre lineette perpendicolari alle aste e l’ultima parallela alla riga della scrittura ecc. 2) Veggasi Garrucci. Storia dell’arte cristiana IV p. 33.