163 Sivopi (Francesco). — Di famiglia genovese. Dedicatosi alla carriera del mare, si distinse il 20 agosto 1810 essendo al servizio della Marina Francese. — Nel 1825, passato nella Marina Sarda, al comando della fregata Commercio, col grado di Capitano di Vascello, diresse la memorabile spedizione contro Tripoli, con pieno successo delle operazioni di assalto e di sorpresa da lui ideate e dirette, meritandosi la commenda dell’Ordine Militare di Savoia, il titolo di barone, ed una spada d’onore. Smeraldo.—Pietra preziosa di color verde a volta trasparente a volta opaco; trovasi per lo più nelle montagne granitiche. E’ un silicato d’albumina o di glucina. SOLFERINO. — Seconda guerra d’indipendenza. —Battaglia del 24 giugno 1859 con la vittoria franco-italiana sugli Austriaci. Somalia.—Nostra colonia sulla costa dell’Africa Orientale; costituita dalla Somalia Italiana propriamente detta (più comunemente chiamata Be-nadir), dalla regione dell’Oltre Giuba e dalla Somalia Settentrionale costituita dai territori dei Migiurtini, del Nogal e di Obbia. I confini lungo la costa vanno da Bender Ziada a Ras Chiambone. Superficie 490 mila kniq. compreso l’Alto Giuba. Sonnino (Sidney). — Eminente statista, letterato, finanziere, di Firenze. Fu per 40 anni autorevole deputato e nel 1905 a capo del Governo, sfidando la impopolarità per seguire le sue meditate direttive patriottiche. Nel 1915, essendo ministro degli Esteri e mirando sopratutto ai supremi interessi della Nazione, denunziò la Triplice alleanza ed impegnò l’Italia ad operare da alleata al fianco della Francia e dell’Ingbilterra in base al patto di Londra (1847-1922). Sorelle Bordi. — Gaetana ed Onorata Bordi’, di anni 20 e 16, sorelle del castellano di Torre Mozza (Piombino), avvedutesi che un brigantino inglese sbarcava truppe sulla spiaggia, inviarono di urgenza la madre coi piccoli figliuoli a Vignale (5 miglia da Torre Mozza) per porsi in salvo e chiamare soccorsi. Rimaste sole a guardia della torre (il fratello essendo a Follonica per servizio), barricarono le porte ed aprirono il fuoco con i due cannoni che armavano la torre stessa contro l’imbarcazione e contro la nave, che rispondeva con maggior vigore ; armatesi quindi di fucile spararono dalle feritoie contro il drappello che avvia-vasi verso il forte, riuscendo a protrarre la residenza e la difesa fino a che, accorsi gli abitanti da ogni parte, gli Inglesi furono costretti a ritornarsene sulla nave, che prese rapidamente il largo (28 maggio 1805).