124 Morin (Costantino). -— Vive Ammiraglio. — Valoroso comandante di navi in campagne oceaniche quanto esperto condottiero di forze navali. — Più volte ministro della Marina, ministro degli Esteri, deputato, senatore. — Pel carattere austero, per la grande preparazione tecnica e professionale, fu autorevole capo quanto esperto uomo di governo (1841-1910). Morosini (Francesco). — Ammiraglio e Generalissimo Veneziano. — Si illustrò nella memorabile e gloriosa difesa di Candia contro i Turchi (1667-1669), nella vittoria dei Dardanelli e nella conquista di Corinto, Sparta ed Atene, onde ebbe il nome di Peloponnesiaco — fu doge di Venezia nel 1668 e dal 1693 per la quarta volta Generalissimo (1618-1694). Mosca. — Dell’ordine dei Ditteri — insetto universalmente noto; importuno, molesto, igienicamente pericoloso. MOSTO (Antonio). — Insigne patriota Genovese e valoroso garibaldino — Ebbe parte principale nella gesta dei Mille come comandante dei Carabinieri Genovesi, che diedero tante magnifiche prove di valore e di virtù militari in tutta la campagna del 1860. (1824-1890). Mttggia. — A ricordo del memorabile, audacissimo siluramente e conseguente affondamento della corazzata austriaca Wien, avvenuto nella notte del 10 novembre 1917 nel sicuro e tranquillo ancoraggio di Muggia (in fondo al Golfo di Trieste), ad opera di un MAS comandato da Luigi Rizzo, dopo aver tagliato i molteplici cavi di acciaio costituenti un robusto e complicato sistema di ostruzioni. Mure (Decio). — Insigne plebeo romano, quattro volte console. Combattè con Fabio contro i Sanniti ed i loro collegati Umbri e Galli comandati da Gellio Egnazio e Caio Ponzio, combattimento condotto con straordinaria fierezza da ambo le parti (295 a. C.). In un momento però di generale sgomento fra i Romani, Decio Publio Mure, seguendo l’esempio paterno, si sacrificò per la patria agli dei infernali, infondendo con il suo sacrificio nuovo ardore tra i combattenti, che inflissero enormi perdite ai Sanniti, con la morte dello stesso Gellio Egnazio (battaglia di Sentino della terza guerra sannitica).