si delineano dinanzi ai loro occhi gli esempi di vittime e di martiri che nella scuola, nella chiesa e nella società cercano di salvare la patria naufragante ed invece spariscono nei vortici delle ondate parassitiche, nelle fauci dei mostri politici. Per salvare questo nucleo cèco', brancolante nelle tenebre dell’incoscenza e fra le insidie dei nemici, ci vorrebbe un’opera intensa di propaganda che lo scuota, lo illumini, gli infonda l’amor alla patria, l’odio ai tiranni. Ma chi ci pensa? Chi si sente tanta forza disperata? (1). Mentre la campana suona a morte e sta per calare la tela sull’ultimo atto della tragedia cèca in Slesia, ecco apparire, l’undici febbraio 1899, nel numero quattro dei supplementi letterari del combattivo « Cas » di Praga, due poesie tutte fremiti di rabbia e di dolore, scritte arditamente da un oscuro e -i mostruoso » bardo slesiano' e dirette apertamente contro Cèchi, Tedeschi, Polacchi, ebrei e governanti. Esse sono « Den Palackého » (11 giorno di Pàlacky) e « Skaredy zjev » (Brutta apparizione). Non riescono però ad andare in circolazione, perchè vengono^ tosto confiscate dalla i. e r. censura « per oltraggio a membri della famiglia imperiale » e per (i) Per l’argomento trattato in questo cnip. si cfr. Fr. SlAma, Vlastenecké putovdni po Slezsku, Praga, 1886 (ripubblicata poi dall’Otto), Dèjiny Tesimi: a, Praga, 1889 ; J. Vyhlìdal, Cechové 11 Pruském Slezsku, Praga, 1899 « Nase Slezsku, Praga, 1901 ; I Kudela, O Slezsku, Praga, 1909,« Cas », e NdrOdnostni poméry ve Slezsku, « Moravskoslezskd Revue » A. X. Bruna, 1913-1914 ; J. LukeS, Obraz Slezska v cislech, Opavia, 1913 ; A. Adamus, Nase Slessko, Praga, 1924, e Po stopdch slezskych Pisnl Petra Bezrule, Bruna, 1927. — Omettiamo tutte le varie pubblicazioni di propaganda postbellica e, per la letteratura, rimandiamo alle due note precedenti, per dati statistici ricordiamo il « Slavnostni L-ist Krajského sletu sokvlského v Mo-ravské Ostravé » redatto da J. Kraus, P. Ostrava, 1913 (spec. il « Pfehled nàrodnostn'ho vvvoje v oblasti soko'slcé zupy morav. slezské » di V. Sova-dinova, pag. 18-30), per l’illustrazione dell’ambiente bezruciano ricordiamo ancora, oltre che l’eccellente e già citato Adamus, l’articolo di Fr. Pra?àk, Zcmé BezruS.iva, « Cas » A. XXX, N, 40, Praga, 1920, per informazioni diverse i singoli numeri della rivista « Hlasy Bezrucovy zemè » diretta da Ad. E. Yasek, M. Ostrava, 1919 s. Inoltre, non come fonte storica, ma come viva illustrazione dell’am-biente e dell’opera bezruciana, si cfr. il romanzo storico di Fr. Sokol-Tiìma, Na Kresdch, 4 voli., Praga, 1927, II ed. * 10 *