E questo mondo lussureggiante di idee e di sentimenti è bello vedere inaureolato da una serie di care rimembranze che lo legano direttamente alla lealtà della vita. In mezzo ad esso i ricordi dei tempi passati acquistano nuovo splendore e non solo comunicano direttamente la loro forza emotiva, ma riverberano anche fasci di luce veridica su tutto il complesso, onde anche i punti più oscuri sembrano meno tetri edl i momenti più illogici riescono più verosimili. Quando, per esempio, il poeta si presenta con fedeltà di particolari in un; giorno di tenera infanzia col padre, prima ir. mezzo a campi e boschi, e poi in un noto luogo di pellegrinaggio, egli ha diritto di pretendere da noi che poscia gli si creda quando parlerà della sua età matura e ci condurrà attraverso i meandri tortuosi della sua spiritualità (I). Per lo stesso motivo non si avrà ragione di dubitare della sua compartecipazione ai dolori del popolo, della sua comprensione e simpatia per i poveri agricoltori, se prima lo si avrà visto condividere con quel popolo la stessa miseria, guidare uno stesso aratro, aspirare una stessa aria (2). E perchè non credere alle sue infinite scorrerie per ,ia campagna slesiana, se di una sua scampagnata ha offerto prove sì reali? (3). Così nell’opera del Bezruc, arte e realtà, intelletto e senso, l’essenza dell’uomo ed il riflesso d’una collettività, si compendiano a vicenda e creano il substrato spirituale, da cui s’erge la personalità poetica in tutta la sua grandezza, in tutta la su;» trasparenza. Essa corrisponde così bene alla vita interiore, e, si potrebbe aggiungere, esteriore del poeta, che sarebbe un controsenso imperdonabile il volerla interpretare quale potenzialità di un altro spirito, espressione raccogliticcia di movimenti o di tendenze altrui. Per quarta generalità essa alberghi, per quanta parvenza simbolica essa cerchi di assumere e per quanta forza d’immedesimazione essa rifletta, (1) Pluh, ed. cit. pag. 82. (2) Hrabyn, ed. cit. pag. 80. (3) Rybniky za Puskovem, ed. cit pag. 70; P. B., Struikonoska modrà, Op. cit. * 63 *