di patria egli dà espressione in mille modi, or con accorata rassegnazione ed or con inquieta mestizia, qua in un pallido e timido accenno e là in note bollenti e focose, sia apertamente e retoricamente, che allegoricamente e simbolicamente. Esso passa tutta la gamma delle sue note personali e delle sue peculiarità artistiche. E pari alla sua intensità è la sua estensione. Il Bezruc illustra ampiamente la regione sle-siana, penetra in ogni suo casolare, in ogni anima, conosce ogni suo villaggio, ogni suo bosco, segale il corso d’ogni acqua ed il destino d’ogni comunità, ad ogni cosa trova la sua1 giusta espressione. È sempre in ansia per la sorte del popolo, freme al vedere chiese e scuole ceche che giornalmente spariscono nel mare della germanizzazione e della poloniz-zazione (1). I nemici e la rovina della sua gente gli si affacciano in mille maniere e gli creano mille fantasmi paurosi (2). Egli si immedesima nelle sofferenze dei singoli e delle masse e sente un solo e grande dolore perchè a uno è il demonio che vigila sulla mia nazione — uno il boia che le piega la testa — una la miseria sotto i Eieschidi — una la lunga agonia » (3). E quanta desolazione non gli procura la vista di cimiteri, dove sui morti Cèchi mente tma croce polacca e dove la tormenta seppellisce gli ultimi rampolli cèchi (4). Di quanta amarezza non gli è fonte il folle accanimento dei rinnegati cechi, i quali tradiscono patria, lingua, genitori! (5) Ogni poesia, per così dire, ogni verso del Bezruc risuona del suo incontaminato amor patrio. Non zampillano da speculazioni filosofiche, da studi etnografici, da considerazioni storiche o da analisi psicologiche; partono dalla vita reale, della storia serbano la sostanza, non l’illusione, palpitano della verità dei fatti e della sincerità dei sentimenti, portano (1) Cfr. p. es. OndràH, Nàvrat, Dvé dédiny, Jd, Dombrovà, ed. cit. Pagg- 30. 34- SO» 112. H2- (2) Kantor Halfar 70.000, Dva hrobnici, Bernard Zdr, Strebovsky mlyn, Sedm Havrinii, ed. cit. pagg. 37, 40, 43, 53, 94. 103 ecc. (3) Jedna melodie, ed. cit. pag. 25. (4) Ndvrat, Blendovice, ed. cit. pagg. 35, 46. (5) Bernard Zdr, ed. cit. pag. ¡,3. * 38 *