avvolse nei suoi fatidici simboli Altro non poteva fare. L’eroe « platonico » che egli incarnò Della figura del poeta slesiano (non propria), è il massimo frutto che abbia potuto dare la sua natura troppo passivamente ribelle. Come in sè volle simboleggiare l’assertore dei diritti e dei dolori del popolo slesiano, così in altri personaggi simbolici incarna tutta una classe di uomini, o in un, fatto solo eterna tutta una serie interminabile di avvenimenti e di azioni. Il famoso a markyz Gero » che, come si vuole, è l’arciduca Federico d’Austria (I), non rispecchia solo una personalità, ma tutta una schiatta, quella schiatta teutonica — di qui il nome d’intonazione polabica — che tenne sotto il giogo i Cèchi della Slesia e della Prussia. I RotSild, Gutman, LaryS e Vlcek non sono semplici nomi, ma personificazioni di tutta una banda di sicari, di oppressori e di rinnegati. La tragedia del maestro Halfar non è un fatto individuale, ma l’esponente in genere della vita tragica che i maestri cechi conducevano nella Slesia tanto contesa (2). E così si dica del suicidio di Mary£ka Magdónova, della morte di Bernard Zar, della pazzia di MojSl, della fine dell’orfano di Blendovice, e via via! Tutta la galleria di tipi, figure, paesaggi, scene e nomi che il Bezruc ha introdotto nel suo tempio d’arte, è circonfusa da un’aureola simbolica che dà loro una méta ed una significazione più elevata, speciale. Il poeta, che in so-stanza si trova così male su questa « dura terra » e, tutto appartato, si fa il suo nido, cinto di spine e di veli, ed ivi si crea il suo mondo' misto di reale e di immaginoso, non può soffocare l’istinto' di ogni grande creatore dotato di fantasia robusta, e con le creature che ha foggiato in terra si spinge a volo neH’immensità deH’illimite e le abbellisce continuar mente di nuove luci, di nuovi sensi; nella crisalide peritura della loro materialità immette l’afflato di una perenne spiritualità, le feconda di idee e di simboli che saranno sempre attuali finché « il sole risplenderà sulle sciagure umane ». (1) V. Mart(nek, op. cit. pag. 32; J. Gerben, op. cit. pag. 256. (2) Kantor Halfar, op. cit. pag. 37. * 86 *