nei mattini invernali, i fuochi della campagna, specialmente i fatui delle paludi, i moiini disseminati nell’abitato che ripetono la loro eterna canzone e serbano nelle loro cavità idilli e drammi, gli stagni che lussureggiano in mezzo a valli o in mezzo a monti, sopra tutto i corsi d’acqua (la sua indimenticabile Ostravice!) che seco portano, misti a tronchi d’alberi ed a cadaveri, tante illusioni, tanti ricordi (I). Il suo linguaggio figurato, simbolico, attinge a piene mani alle fonti inesauribili del teatro naturale e, viceversa, inaureola di fluttuante significazione immagini concrete e naturali. 11 riso disperato per lui è strillo di gabbiani nella solitudine delle montagne; i fuochi campestri delle notti estive si protendono supplicanti al cielo come mani di fosforo; la storia, per dirla alla Verga, d’una capinera (il tordo!) gli rammenta l’ingrato destino dei poeti; gli anni della gioventù se ne vanno rapidi come il fumo, come una fuga di rondini; la Moldava col suo corso scrive la favola della vita; i dolori si susseguono come le vette d’una catena di monti (2). E via via! Chi non ricorda il « didus ineptus », il cavallo della steppa, in cui il poeta raffigura sè «tesso? (3) Chi non sente echeggiare ancora l’armonia delle ecloghe virgiliane nell’onomatopeia di quei « ten ten, ty ty, t: ty » che colgono l’uomo nelle epoche remote dei suoi idilli pastorali? (4) Chi non scorge nei modesti ritocchi delle « lezioni » di alcune sue poesie la passione nel rendere le immagini ispirate dalla natura sempre più espressive, più vivaci, più fedeli all’ambiente, per esempio, il concetto biblico di « Dio che dà le acque ai pesci » cambiato nel concetto « slesiano » di un « Dio che dà le selve ai caprioli »? (5). (1) Ligotka Kameralna, Zermanice, Sviadnov I, Pluh, Krdsné foie, Slfeboviky mlyn, 18Ò4-1Q04, Jdyla re mlyné, Dvé mohyly, ed. cit. pagg. 63, 6's, 68, 82, 87, 94, 137, 139, 156, 158 (2) Ondrài, L igotka Kameralna, Chycenv drozd, Rybniky sa Paskovem, Zeni pod borami, 1864-1904, ed. cit. pagg. 32, 63, 66, 71, 117, 137. (3) Diius ineptus, ed. cit. pagg. 121, 170. (4) Jd, ed. cit. pag. 114-115. (5) /<* P“rte IH, cfr. l’originale del 1899 o delle edizioni del 1903 e le lezioni delle edizioni successive. * 57 *