perchè è poeta, fatalmente, irrefrenabilmente. È. così che alle sue poesie dà il nome di « canzoni » e nelle loro1 edizioni le priva persino del nome fittizio del loro' autore (1). La vena satirica, umoristica che abbiamo visto animare la poesia del Bezruò nell’esame della sua modestia, è pure un elemento essenziale della sua personalità (2). I primi suoi lavori e gli ultimi sono altamente satirici (3). Essi sono in prosa e mettono ini caricatura più i ceti che le singole persone, più le male abitudini ed i difetti del tempo, che in particolare chi ne è macchiato. L’uno « studia » la vita di caffè, un piccolo caffè di Bruna, e con aria arguta e disinvolta osserva e si ride bonario dei tipi caratteristici di caffè, di maniaci o di metodici che per il ritrovo' al caffè, per le loro discussioni — ahimè così vuote ed insulse! — o per le partite di bigliardo sacrificano e trascurano tutto, dai doveri di ufficioi a quelli di famiglia. Benché esso derivi da « Studie kràtké a kratsi » di Jan Neruda (4), procede disinvolto senza eccessive punte, più scherzoso^ che satirico. Specialmente nel capitolo sulle (( zanzare » (5), il travestimento è così bene operato che attraverso il velo trasparente della parodia fa capolino tutta una « menagerie » di tipi e di caratteri umani. L’altro è una frecciata contro lo' spirito burocratico1 della giovine repubblica cecoslovacca che fa uso eccessivo di titoli e di epiteti. È più maligno del primo e con ironia sdegnosa rasenta il fare burlesco e talvolta insolente delle pasquinate. La tendenza gli toglie l’equilibrio dell’andamento satirico e (1) N. B. nessuna delle tante edizioni di « Slezské pisné », fatte in Cecoslovacchia, porta il nome o il pseudonimo dell’autore. (2) Una prova recente ci porge Alter Ego, Cernà hodinka s P. Bezrucem rivelando l’umore del Poeta nella vita privata. Invece non offre niente A. VESELy, op. cit. con un capitoletto di tre pagine intitolato « Il satirico », in cui non c’è altro che un brano della satira JRepublik a pfed svatym Petrem. (3) R&iibor Suk, Studie z Cafè Lustig, « Svanda Dudàk », A. Vili, ff. 6, 7, 11, Praga, 1889; Kuba Stopopuntìk, Republika pfed svatym Petrem, Bruna, 1Q23. (4) M. HySEK, Liieràrni pocàtky Petra Bezruce, « Listy filologiche », A. 56, pag. 363, Praga, 1929. (5) Komdti, uSvanda Dudàk », A. Vili, f. il. * 52 *