SOMMARIO l. (Presentazione). La letteratura cèca alla fine del secolo 190. — La Slesia nella stessa epoca. — La comparsa di P. Bezruè. — Presentazione. — Sua fortuna. — La caccia alla pseudonimità. — Biografia di VI. Vasek. — Soluzione della pseudonimità. II. (L’uomo). La questione dell’individualità poetica. — La personalità bezruciana. — La malinconia : sua insistenza e varietà di estrinsecazione. — Il pessimismo : intrinseco ed estrinseco. — La misantropia : non degenera nè in sentimentalismo nè in rivoluzionariamo. — Il sentimento nazionale : non sciovinismo, ma regionalismo. — Il sentimento sociale: regionalismo pratico, nessuna esplicazione di teorie. — Fusione del sentimento nazionale e sociale. — L’amore: avversione alla donna, tardo ravvedimento. — Il problema religioso : agnosticismo passivo ed ateismo pratico. — La modestia : disprezzo della propria persona e derisione della propria opera. — La satira : mordace e beffarda in prosa, ironica e sarcastica in poesia. —- La nota scherzosa nella poesia d'occasione : scarso valore di questa poesia, ma sua attinenza a certi momenti della vita privata del poeta. — L’amore alla natura : fascino campestre, predilezione per animali e piante selvagge, umili, solitarie. — Amore alla lingua : non pedanteria, ma tradizionalismo provinciale. — La « nota del vino » e sue false interpretazioni. — Altre tracce della vita del poeta. — Conclusione. III. (Il poeta). L’arte del Bezruò. — Impressione di simultaneità. — La fase principale della sua evoluzione. — L’epoca di maturazione : cenni di poesia giovanile. — Contatti con la letteratura cèca: isolamenti e approcci. — Influssi. * 3 *