dàk » (1). E quasi tutti i critici del Bezruc tuttora non se ne sono accorti (2). L’anno 1903, che nella produzione artistica del Bezruc può dirsi culminante — anche questo più editorialmente che intrinsecamente —, segna una grande tappa nel cammino che la fama dell’ignoto poeta va facendo. Gli editori gli danno la caccia — invidiabile esordiente del secolo ventesimo! — in vari modi, con varie lusinghe (3), ma egli respinge energicamente ogni profferta. Ci sono persino dei versaiuoli indiscreti che cercano di calcarlo, imitarlo e gli vogliono usurpare pseudonimo e gloria (4), tanto che poi si finì col dubitare anche delle sue poesie autentiche (5). Ma tutto ciò non fa che destare sempre maggiore interesse intorno al suo nome ed alla sua opera. Le sue poesie vengono recitate ripetuta-mente, man mano musicate (forse nessun poeta ceco, in proporzione, è stato tanto musicato, quanto il Bezruc), tradotte ir. varie lingue, riportate in varie antologie e pubblicate in fortunatissime edizioni in Cecoslovacchia, in America ed in Siberia (6). Sulla sua personalità poetica cominciano a com- (1) Ratibor Suk, Studie z Co/è Lustig, « Svanda Duddk », A. Vili, ff. 6, 7, il, Praga, 1889. (2) La prima notizia critica è stata data da M. HysEX, Literdrni po-càtky Petra Bezruce, uListy filologické », A. 56, pag. 364, Praga 1929. (3) Certi editori persino si servivano di inserzioni in giornali e gli offrivano rimunerazioni in contanti, cfr. « Cos », A. XIII, pag. 412, Praga, 1899 e J. Vondràcek, op. cit. pag. 133. (4) Cfr. J. Vondràcek, op. cit. pag. 133 e 168. — Durante la guerra mondiale un fuoruscito cèco, che voleva passare per il Bezrui (anche a scopo di lucro !), pubblicò a Parigi in « L’indépetidance ichèque ■> del 1-VI-1915 due poesie patriottiche intitolate <1 Bratrùm osvoboditelùm » « Jeho Velicenstvu caru MikulàSi II » e si firmò con le iniziali del Bezruf. Ciò fruttò al Bezrui la carcere da parte del governo austriaco, perchè l’aveva ritenuto autore di detta poesia. Cfr. J. Kunz, Za cerno&lutou oponou, Praga, s. d. (1921I, il capitolo « Zatienf Petra Bezruce », H. Bulìn, Jiskry a plani eny, Bruna, 1930, il cap. « Petr BezruS, velezràdce », pag. 67 s. (5) P. es. il « Pozor » del 23.III-1903 afferma che in Zermanice, pubblicata in « Ostravskj dennik » del 21-III-1903, « non c’è nemmeno traccia di Bezruc ! ». (6) Sulle persie musicate del Bezruc cfr. : H. Dolezil, Zhudebnéni poesie Bezruiovy, « Smetana », A. Vili, pag. 17, 38, 57, 101, 115, Praga, * 14 *