— 32 — evitando di fare scandalo, spandendo sulle conseguenze delle sue affermazioni atroci silenzi, che gli toccò di rompere qua e là, spazientito, con manifesto disagio. Un uomo simile doveva rimanere per forza in massima parte occultato. Il suo pessimismo venne discusso e insultato alla lettera senza che se ne vedesse l’edifìcio ideale sottinteso ; come egli distruggeva la realtà impura per farne scaturire, in qualche modo, un ordine estetico e musicale, una seconda armonia, conciliabile col suo innocente bisogno di perfezione. Oppure, giudicandolo da qualche aspetto della sua poesia, lo hanno scambiato per un romantico ; dimenticando, in questo caso, ch’egli conosceva troppo bene e aveva come sommi scopi la lingua e l’ortografia. Insomma, per un verso o per l’altro, i suoi critici furono sempre troppo poco idealisti (parlo di quel buono idealismo logico e architettonico) per poterlo intendere.