— 113 — tempi, quando non gli offerse il destro di scoprire il mare in una goccia, egli instaurò un modo di prenderla sottogamba, fra il disilluso e lo svagato, che alle studentesse dell’epoca dovette piacere certamente molto. Se si tien conto di questa disposizione negativa, mal prevenuta e ripugnante, della mentalità del De Sanctis verso il proprio argomento, moltissime pagine della sua storia finiranno per assumere un carattere di superfluità giocosa e graziosissima, perfino parodistica ; e pertanto si potrà anche intendere in qual senso si voglia dire di lui che fu un artista della critica. Sì, certo, non sono poche le persone le quali assicurano di aver letto la sua storia come si legge un romanzo. Ma questa è, a parer nostro, una delle tare capitali di questo libro, tra i più fornicatori che si siano mai scritti in lingua pressappoco italiana.