— 86 — incancellabile. Quivi fu goduto il fiore opulento della sua fecondità e bellezza. Rimasta vedova di tanto marito pareva non avesse più niente da desiderare, poiché un nume sollecito e benigno l’aveva indirizzata al maggior trionfo prima ancora, si può dire, che uscisse dagli anni della puerizia e facesse in tempo a macchiarsi. Tuttavia, benché sacrificata precocemente al culto d’una memoria troppo grande, in quell’età dolce e posata nella quale era, non più tanto giovane come un tempo, nè ancora vecchia, un poco rustica e restìa a concedersi come fu poi sempre, con una vaga e bellissima ombra di nostalgia e di rimpianto dipinta sul volto, Francesco Petrarca, lacrimando e sospirando, riuscì ad infonderle qualche languido sentimento, sconosciuto a lei stessa ; e fu, sull’orlo della sua gioventù sfiorente, mentr’ella già cominciava a imbiancarsi, il suo secondo marito legittimo. Cotesta tarda ed affettuosissima corrispondenza fu