— 69 — critici, ogni nuova idea che venga dal di fuori ; e tale è, in sostanza, anche oggi, il carattere di Milano, città di affari, dove l’arte si associa volentieri alla mondanità. La città che ci aveva dato il neo-classicismo era troppo naturale che ci desse il suo contrario e che, dopo aver contribuito ad impoverire il senso dell’arte vera, porgesse così robusta mano a seppellirlo. La ruota della fortuna gira. E dai primi anni del Regno Italico, si può dire che la città di Milano abbia esercitato sulla letteratura italiana un predominio di cui soltanto oggi siamo al caso di apprezzare le conseguenze linguistiche e grammaticali. Il principale effetto di questa egemonia fu d’aver messo Leopardi in un cantuccio, come stella di secondaria grandezza, rispetto all’astro maggiore del secolo, che è Manzoni, e d’aver fatto della nostra vecchia lingua quel tal gergo affettato di conversazione che si ammira in particolar modo a teatro