— 161 — di sacrestia che il nostro naso ha sempre mal tollerato. Non essendo allora l’Italia unita, non fummo neppure in grado di poter usufruire dei vantaggi economici e politici dell’espansione cattolica per il mondo. Il Seicento fu per noi un secolo di decadenza e niente altro. Non si venga ora a cambiarci le carte in tavola, a confondere la storia francese, spagnuola, tedesca, inglese, colla storia italiana, pretendendo interessarci ad un’epoca che non ci appartiene e che, al più, ci potrebbe fare vergogna, se non conoscessimo quant o siano state profonde e, in un certo modo, provvidenziali le ragioni del nostro decadere, nel tempo che 1’ Europa intorno era tutta in istato di fermento e di rinnovamento. Che l’Italia non abbia partecipato, se non di riflesso e in misura molto relativa, ai rivolgimenti spirituali europei degli ultimi secoli, o meglio, che non sia stata chiamata a parteciparvi, è da considerare