— 147 — Ormai si sa, ed è storia trita, che 1’ Italia fu fatta in cooperazione e secondo il genio di quel ceto medio che vanta tante benemerenze, rimasto solo a rappresentare una sua idea dell’unità, dopo che nel ’48 e nel ’49 furono rotte le forze del popolo e dell’aristocrazia. Fu fatta, si dice, da una gloriosa minoranza in un tempo tuttavia in cui, stando Cavour al governo delle cose italiane, non c’era che d’aver pazienza e stare a vedere. Nazione girondina, progressista, francofila e, in fondo all’anima, partigiana, perchè così era nata, non tenne in alcun conto il frutto della generazione che l’aveva preceduta. Essa ereditò l’Italia dagli uomini del Risorgimento, ma non le grandi ipoteche spirituali che la gravavano e non ne rispose. Comincia da qui la storia della Terza Italia. Per sua buona sorte Cavour fu un uomo grandissimo. L’unità italiana gli costò la vita. Egli bruciò il suo tempo