Si loda Francesco De Sanctis per aver saputo scrivere una storia della nostra letteratura che fosse, in pari tempo, un compendio d’idee filosofiche e morali e una critica dei costumi della vita italiana attraverso i secoli. €’ è da domandarsi se, a quest’ultimo fine specialmente, il De Sanctis non avrebbe fatto meglio a scegliere un punto di vista o di riferimento diverso da quello della letteratura, che desse cioè un maggiore affidamento ; e se, con tale materia per le mani (dico la letteratura) non sempre necessariamente specchio dei tempi, e, ad ogni modo, specchio illusorio o deformante, non abbia finito, pregiudicando ogni cosa, a darci dei quadri storici un tantino superficiali e di maniera, com’era del resto