— 19 — Goethe, è indubitabile che i due più grandi nomi della letteratura europea nel secolo decimonono sono Leopardi e Manzoni. Con essi la tradizione classica italiana era venuta a paragone col vivace spirito moderno europeo e n’era uscita, in un rapido e glorioso cimento, più vittoriosa che mai. Le strade dell’avvenire erano aperte. La letteratura italiana, a somiglianza di quanto doveva accadere negli altri paesi, non avrebbe avuto altro seguito se non quello di una decadenza coltissima e sontuosa. Ma un’avara Provvidenza intervenne a questo punto, impedendoci di sperperare la ricca eredità di quei padri, di cui c’ impose l’oblio, e ci costrinse a rifarci da capo da una sorta di barbarie erudita. Cotesta fu un’epoca che non occorre descrivere, tanto ne è vivo e presente il ricordo in ognuno. Osserveremo solo che essa è durata più che cinquant’anni e non ci ha dato quel che si dice un poeta. Su ciò i pareri potranno essere discordi ; ma