— 26 — tura un fenomeno d’impudente ciarlataneria, e crede poter supplire con delle astrazioni a un profondo difetto di costume. Questo è quel che è. Esiste o non esiste. La filosofia non può abbatterlo, se non quando è già morto. Non lo può creare, se non a patto di obliarsi come filosofia e convertirsi in attività pratica e positiva, la qual cosa implica discrezione, sentimento c conoscenza dei limiti che una determinata storia formalmente propone. Onde noi stimiamo di essere buoni filosofi concludendo che l’Italia di oggi non ha bisogno di filosofi, non ha bisogno di predicatori, e neppure di critici, ma di scrittori e di artisti.