— 153 — ispirò gli artefici della nostra indipendenza, nasce il disgusto del nostro passato e lo spettacolo unico d’un paese che, incapace di riconoscersi nella propria storia, se ne libera buttandola a mare. Non è colpa nostra se questa ormai s’ è ridotta a vuota rettorica, a letteratura, ad archeologia, a museo, ad archivio, a pedanteria, a passatismo in una parola. Se questa storia è morta, vuol dire che noi non siamo ancora abbastanza vivi. Tanto poco vivi intellettualmente ch’essa continua a farsi sotto i nostri occhi e noi non la vediamo. Ignorando o disprezzando il passato, ci mettiamo in condizione di non capire il presente ; che è cosa assai più grave. Una principale caratteristica della nostra coltura, tutta di spiriti forestieri e a fondo astratto e filosofico, è per l’appunto il difetto di senso storico. Da qui il dissidio fra coltura e politica, fra l’intelligenza e la vita, e l’inesauribile e vano conato di volersi opporre a una realtà la quale, 10. - V. Cardarelli. Parliamo dell’ Italia.