— 46 — Firenze ; e come nessuno, a cominciare dagli illustri incaricati di stamparlo, poteva essere più in grado d’intenderlo, nè d’interessarsene. L’edizione di Stato dei Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura, condotta, fra il 1898 e il 1900, con palese imbarazzo e con un criterio più commemorativo e aulico che filologico, fu, oltre che una funebre cerimonia, il monumento dell’ottusità critica e storica dei tempi. All’opera ponderosa, comprendente ben sette tomi di circa 500 pagine ciascuno, venne annesso, unica guida in quella selva di pensieri e di pagine, lo scarso indice delle materie compilato da Leopardi, benché riconosciuto non sufficiente. Di suo la dotta Commissione non fece altro, nè aveva ricevuto altro compito, che cambiare il titolo ai manoscritti, prenderli e consegnarli alle stampe ; salvo che da ultimo, come aveva messo a capo del primo volume l’indice originario, ve ne appose un secondo, di