propria tradizione in maniera da poter contare sopra una solida e ben radicata coltura nazionale, divenuta così babelica a un tratto che tutto ci si poteva riscontrare, fuorché la certezza del linguaggio ! Generoso paese, da concedersi il lusso del superfluo quando manca del necessario ! Crediamo ce ne sia abbastanza per poter dire, con diritto, che noi siamo dei disgustati, e che aneliamo al ristabilirsi d’un ordine, non così effimero come i nostri criticonzoli affettano di credere, verso cui vediamo avviarsi l’Italia di oggi, vagamente e confusamente, per colpa delle sue classi colte che hanno smarrito ogni senso di carità e di responsabilità storica. Da per tutto, in ogni campo, la pericolosa originalità di questa nuova Italia consiste nell’aver rotto i ponti coi tempi che immediatamente ci precedono. Si andrà ancora avanti e si vedrà eh’ essa è nata per ristabilire il corso della sua storia reale, della sua storia antica, inter-