— 134 — scaturisca dalla disperazione d’un popolo, alP indomani di qualche catastrofe nazionale, tali rinunzie da disperdere perfino l’ombra della grande Italia di tutti i tempi. Onde non è esagerato dire, anzi è storia, che P Italia di dopo il ’48 e il ’49, la brillante, sensata e borghese Italia cavourriana a cui tutto torna e riesce bene, nasce in opposizione a quelle esigenze, di natura essenzialmente storica e morale, colle quali 1’ Italia popolana e aristocratica del Risorgimento s’era mossa, alcuni decenni avanti, per diventare un gran popolo moderno, unito non soltanto politicamente, bensì anche nello spirito, cioè fuso, rivoluzionato, e rifatto. * * * I primi fondatori del Risorgimento immaginarono questo, nei confronti coll’ Italia antica, come un ritorno e non come un