— 159 — schema consueto d’un cattolicismo autoritario, sì, ma in senso esteriore e formalistico, tutto croci, mortificazione e acquasantiere ; per il quale vanno in solluchero tanto coloro che, portando in ogni questione una viziosa mentalità filosofica ed europea, si sentono cattolici nello spirito di Escobar o di Sant’ Ignazio di Loyola, allo stesso modo che si sentono classici nello spirito di Malherbe, quanto gli esteti che adorano il barocco e la decadenza dello stile gesuitico, i protestanti rientrati e gli ebrei convertiti. Se si andasse in fondo al pensiero di tutta questa brava gente, si vedrebbe che razza di cattolicismo coltivano e come l’idea che si fanno della sua universalità sia, più che altro, geografica e pittoresca. Non è necessario spendere molte parole per intenderci anche su questo argomento e per rifiutare da italiani una concezione del cattolicismo che, nella migliore ipotesi, costituisce l’ultima vendetta della mentalità luterana