— 105 — velli. Ma di tutto questo materiale documentario, non si servì, in fondo, che per battere e ribattere, fino alla nausea, sul famoso chiodo della decadenza italiana nel Cinquecento. Sarà proprio vero che cotesto secolo sia stato così moralmente abbietto quale il De Sanctis ce lo dipinge ? Come avrebbe potuto esserlo, con tutto il ben di Dio che produsse ? Noi attribuiamo al Cinquecento una grande funzione storica nello sviluppo o accrescimento del nostro genio letterario e artistico nazionale. Lo reputiamo un secolo italianissimo, il più italiano della nostra storia. E non ci fa meraviglia che, in nome d’una coltura nordica e gotica, la quale si dice europea, si continui a non capirlo, a non digerirlo, per il fatto che il Cinquecento costituisce la negazione in eterno di quella coltura. Se ci si chiedesse in che cosa consista l’italianità del Cinquecento, risponderem- 7. • V. Cardarelli. Parliamo dell’ Italia.