— 76 — s’ incontrano le più belle glosse che possano ornare un nostro ideale vocabolario. Sono parole definite, illuminate da Dante. Di argomento rettorico o morale quasi tutte ; e ciò, lungi dal diminuire 1’ insigne valore linguistico di queste definizioni, che nella mente di Dante finisce sempre, in ogni caso, per prevalere, direi che l’accresce e lo rende specificamente dantesco. Non vorrei ripetere cose già dette. Ma è certo che quella famosa e celebratissima e alquanto misteriosa coincidenza di filosofia e lingua, pensiero e fantasia, spirito e parola, che si è soliti ammirare nella poesia di Dante, non rifulge meno nel Dante prosatore e filologo. Taluna delle sue definizioni, come quella d’ « idee », nella quale più che il significato si risveglia il mito di cui la parola è simbolo e velo, sarebbe degna di Giambattista Vico, se già non fosse degna di Dante ; tal altra, come quella di Filosofia, è un luminoso