— 30 — uomo che non potrebbe parlare ad un popolo se non nel momento del suo massimo splendore storico, quando non e’ è più niente da desiderare, e la coscienza è allora abbastanza serena per adorare una bellezza perfetta e sorridere ascoltando delle verità. Non azzardiamo parole grosse a caso. Nella poesia di Leopardi c’ è qualche-cosa di fondamentale che io chiamerei il colore della terra e che conduce, più che ad agevoli definizioni rettoriche, a fantasticare di lontananze originarie. La conoscenza di lui ci è ostacolata dal fatto che non possiamo collocarlo, se non parzialmente, in un’epoca qualsiasi della nostra storia. Fu un poeta filologo ; vale a dire un pellegrino infaticabile traverso tutte le età e tutti i climi. Fu un uomo inestinguibilmente nostalgico. La sua perfezione e la sua personalità consistevano in questo sforzo fantastico di evasione dal tempo verso non si sa dove, ed erano un