— 20 — intorno al vocabolo « poesia » confidiamo d’intenderci col lettore nei successivi capitoli di questo libro, a meno che non gli sia già passata la voglia di leggerci. L’epoca di cui si discorre, volendo restituire dignità agli studii letterari, scaduti nel marasma dell’ultimo romanticismo, ossia della « scapigliatura » (alla quale la detta epoca reagì, più che al Romanticismo vero e proprio) non fece che instaurare un’alta burocrazia della pubblica istruzione, creare una falsa aristocrazia di dotti e un nuovo genere di pedanti, quello degli spulciatori di testi. Rappresentò il trionfo dello spirito razionalista e larvatamente romantico sul vecchio gusto classico di cui si diceva pala-dina : 1’ Università sostituita all’Accademia. Ucciso il senso della poesia, trascurata rozzamente l’umanità in una coi presupposti filosofici e religiosi che avevano reso grandi un Manzoni e un Leopardi, contaminata la letteratura col giornali-