DE’ MORLACCHI. 115 portano le brache larghe, per iftar un po’ più fre-fcamente . Nel retto non variano, eccettochè, fé anno caldo, depongono il terraiuolo, e fé deporto anche quello, non gli alleggerifce abbartanza, depongono il iaione, che lo fan fervire di mantello . In ii-mile ftato di natura un abito fa per tutte le ftagio* ni. Ulan portar alle volte i gamberuoli , chiamati Tosluke, aperti dalla parte delle calcagna, e chechiu-donli con uncinetti di fi!o di ottone, come i calzoni . Non mancan eifere fatti quefti uncini anche di argento fenza rifparmio, ma il metton fu Tosluke da Ferta. In capo portan beretti di icarlatto roifo , che il chiaman cappe, e di rado aifai i turbanti cilindrici, detti Kalpaki, eccettuati i capi delle Ville. Quefto è tutto il vertire ordinario de’ Morlacchi . Sono però differenti i veftiti da pompa , e que’ de' più beneftanti particolarmente, ma variano ne’ yarj di-ftretti. Gli abiti da pompa di alcuni Morlacchi Cogliono eifere di fommo valore, poiché fatti di buon panno, ed adornati di argento all’uianza patria. Ma gli abiti ancora di molto prezzo, riefcono di fornirla economia per elfi loro. Imperocché paifano da’ Padri a’ figli, e il recano a gloria i Nipoti di aver abiti , che portarono i loro Avi, e fomigliano agli amanti delle monete antiche, che più antica, ch’ella è una moneta, più loro piace. Ecco la fola cofa , in cui fono economi i Morlacchi. ( a ) P 2 Ufan ( a ) Se la pioggia forprendefse un JVlorlacco , che avefse il bcrecto novo, e che non avefse con che coprirti il capo s fi leva il berctto, c ben più volentieri , che guadarlo , riceve la pioggia fui capo nudo. Taluni volendo tener il beretto in capo, quando piove, voltano il rovefcio all' infuori , Così il diritto riceve il burro, ed altro untume del capo , ed il ro* Vjffcio la pioggia.