3o P E L C O R S O trascurate le Campagne, come fono elleno a giorni noflrri. La cola non è fuori del veri/ìmile: Il terreno, e la facilità, dell’acqua, che gli fi può dare in ogni modo, che fi vuole, mi fembrano opportuni per la piantagione di queflo prodotto . Da Kreicevich è dittante quafi, un miglio Cariale, ove la Cettina fa una piccoliffima caduta, e ferve per far girar parecchie ruote di Mulini. Dalla parte del Monte in poca diilanza fu di una collina , ragionevolmente elevata, forgeva una Rocca, ora affatto diflrutta, cui dicono i Morlacchi Gradina, Il Fiume bagna le radici della collina, ed il fuo corfo è rapido anzi che no, caratteri, attribuiti da Dione Caffio all’Arduba degli Antichi, nè v'à luogo, che meglio fe li poflanoconvenire. Io però penderei a credere, che l’Arduba ila fiata , ov’è Knin oggidì, come fcrivono molti de’ noilr’i fiorici. Che fe Dione Caflìo,. parlando di Arduba non à fatto, menzione di due Fiumi ,, chp con-fluifeono infieme, ed il corio lo à qualificato rapido, che non lo è della Kerka in quel luogo , queito è com’egli ditte, che i gravi Senatori di Roma propo-fero un Decreto, per cui Cefare in età di anni cin-quantafette avette il diritto di goder tutte le Femmine, ch’e’ vedette, così poteva con la fletta efatez-za lafciard fcritto , che Arduba era bagnata da un Fiume rapido, che la circondava quafi tutta , quando in fatto foile la confluenza di due Fiumi> che la circondavano. Vero è, che fe Arduba non fotte fiata, ove prefentemente è Xnin, non farebbon flati tutti gli Scrittori delle cofe Illiriche unanimi fu queflo punto. Ma tornando alle rovine di Gradina , quefla Rocca dimoflra eflere fiata di qualche flabilimento Romano. Vi fi trovarono in etta molte Iscrizioni , che fecondo il folito coilume fi convertirono in Cro-