36 DEL CORSO perficialmente di una fpecie di terra ampelitica, me-fcolata con della ocra di ferro, e creta. Trovai anche de’pezzi di pietre calcaree criftalizzate, figlie di un antico Vulcano, colà fucceffo. Un miglio, e mezzo in circa da Metigliavi%ca di-cofta a Settentrione giace la Caverna, chiamata Toni, kva. Sull’ingreiTo di eiTa v’è un Ponte , fcavato dalle acque nel Colle, di otto paifi di corda , e preifo che tanti di faetta. figli ii rende utile al commodo paifaggio de’Villici, a cagione di un enorme Lago , che ne’tempi autunali, e Vernali fotto lui formali , e che da origine ad uno ilrepitofo Torrente , che in poca diftanza converte la picciola Campagna di Site-iicb del giro di tre miglia in un Lago coniiderabile , e nulla citante le voragini, che loricevono, alle volte formonta le colline , che fan corona alla campagna fteifa, e vaflì a perdere nella Cettina un po’fotto a Zeleni-Pìr , che per la fua innarrivabile profondità. vien così detto, cioè, Voragine verde, in quella voragine pretendefi, che vi iien delle Trote , e de’pefci di fmifurata grandezza, e ii narra, che ipe-fcatori ne ftanno lontani per timore di non vederi! da efli pefci rivolto loZopolo (a) eh’è quella barchetta, che adoprail ne’ noftri Fiumi. Da Terucbia facendo la Cettina una picioliffima caduta a Silovizza feor-re con maeftà per cinque miglia, poco piùiinoa.S«-mm> Fiume che dalla fua Fonte, mi parve di lafciar efeix ( a ) Zopolo in Illirico fi diceLagia. Ella c una barchetta fcavata in un grande Albero , che non à nè puppa , nè prua, ma fi guida , come fi vuole , e fomiglia a quelle antiche barchette y credo io, di alcuni Popoli della Germania , che Tacito chiama „ Mutabile ut rss poffit bine vel illune rmìgium*