84 DE’ COSTUMI che nelle colte, e deliziofe Città , nulla oftante le più dilicate cure, e diligenze le più poflìbili , ed e-fatte, fi rendono molto deiiderabili, e rare* §. V» Capanne , ed utenjtli. LE capanne de’Morlacchi fono affai rozze, e poco comode ; Elleno fono per lo più , o quadrate, o rettangole, ma tutte fabbricate col feguen-te guilo. Ne’quattro angoli della cafa anno quattro trabi forti, e fecondo il bifogno ne’lati ancora. Quelle trabi li profondano per cinque, o fei piedi entro la terra, e verfo 1’ apice fi dividono in due per un palmo in circa, e fono i fondamenti , ed i foilegni delle cafe. Fra gli fpazj da trabe a trabe fi fabbricano le muraglie , che di ordinario fono di bacchette incrocicchiate, ed intrelciate, o di faifi , rozzamente aggrumati a fecco l’un fopra l’altro. La calcina de’ Morlacchi è la creta , o Io fterco de’ Bovi , mefcola-to colla cenere . I coperti delle cafe fono di canne paluitri, come quelle de’contadini Italiani, fenza la pulizia, e rornamento degli ultimi. Non v’à d'altri appartamenti, che il terreno, onde, com’è ben chia* ro, cucina, camera da letto, camera da ricevere fono una cofa iileifa. Ma pazienza anche queflo . Vi fono certe capanne, che fervono d’infelice Tugurio ugualmente agli animali, che agli uomini, fenzache li divida , che alle volte folamente un trammezzo delle furiferite bacchette. Simili abitazioni una volta, fuppongo io, faranno fiate comuni preifo che a tutti i Morlacchi, la maggior parte de’ qualiprefen-temente à una cafa per la famiglia s e l’altra per gli ani-