DE’ MORLACCHI. 147 de’ porri, come Deità, (a) ci ii diminuirà lo flupo-re, che i Morlacchi nel loro primiero flato di Natura abbiano prefo per Divinità ciò, in cui la ragione ancora bambola per così dire riponeva il maggior bene, e la maggior felicità. II Gwuegbia , o ila Mla-doxegna, ch’è lo Spofo ( per diilinguer/i dagli altri ) legandoii la coda vicino alla, coppa, la laida poi fciol-ta, in vece di farla in treccia. Quelli, che fan uffizio di portar buraccbie , o ila otri pieni di vino alla compagnia per viaggio , ed anche a Tavola , fono chiamati col nome di BukUe , e ne’ ricchi Sponfali vi fono degli Svatti fopranumerarj, che non ànno ifpe-zione alcuna. O gli Svatti vanno a prendere la Spola novella in poca diitanza, o più miglia lontano dalla cafa dello Spofo . Nel primo cafo vanno a piedi , e le formalità ancora fono un po’ diverfe. Nel fecondo cafo tutti montano a cavallo, e s’inviano verfola cafa della fanciulla , ove tutta la compagnia degli Svatti pranza prima di condur in Chiefa la fanciulla ileiia che pranza a parte co’ due Dìveri, e lo Stacbie/. Il Domacbin, o ila Capo di cafa della fanciulla , non fapendo le cariche degli Svatti, che arrivano da ef- T 2 fo (a) Se dobbiamo credere a Giuvenale la fuperitizione degli antichi Egizj arrivava perfino all’adorazione de’ porri , e delle cipolle che fi mangiano. Torurn , & cape nefas violare, ac frangere morfu . O SanQas gente s, quibus htec nafcuntur in hortis Tramuta 1 Ma non furono adorati come Dei anche ilBuc^ipis, ed il Cane ^inubis ? La colomba forfè non era tenuta in fomma venerazione nella Siria? Saniìa columba Syro ; rettifica Catullo.