120 DE’ COSTUMI In quibus eft nemo , qui non cboriton , fa arcum , Tduque vipereo lurida felle gerat E poco più fotto Dextera non fegnis fixo dare vulnera cultro , Quem vinBum lateri barbarus omnis babet. Tr 'tjì. Eleg. 6. Confervanfi ancora delle armi antiche , di cui i Morlacchi non fanno grande ufo. Quelle iono una fpecie de’ martelli co’ lunghi manici , da loro detti Cbtulum. Dello ílelfo guilo vi fono alcune accettine, che fpeifo iì trovano fcolpite ne’ fepolcri di qualche antico Campione, ed altre tali; non accettando le freccie, che avanti l’ufo dello fchioppo non erano armi mal intel'e . Le Felle, che i Morlacchi non credono fantifica-' re, fe non fi ubbriaccano a meraviglia, quanto bene le confacrerebbono coll’ efercizio delle armi , fe vi foife chi loro Io infegnaife . Quello farebbe dovere de’ rifpettivi Capi de’ Territori , ma converrebbe , ch’effi foifero bene iilruiti ( fe mai noi fono, di che non è lecito a dubitare ) avanti d’ insegnare a-gli altri. In quello modo i Morlacchi diverrebbono una truppa de’difciplinati, e valorofi Soldati, fenza dilpendio Pubblico , e fenza . un menomo pregiudizio ai loro lavori di Campagna . Ne rifulterebbe poi un altro bene , che iì ubbriaccherebbono meno , e per conseguenza vi farebbon meno uccisioni. §. XIV•