82- D E’ COSTUM I al certo; peraltro non mi pallerebbe mai per la niente di far fopra quello punto una Diifertazione. E per tornare d'onde partii, dopo il giro di cinque, o Tei Lune, che come dicemmo, i bambinelli lì fono tenuti involti nella rafcia, oltre l’eifer vediti di un camicciotto ( che il comincia por loro in dof-fo dopo qualche giorno, che fono nati ) il veftono di un giubberello di rafcia pure, ed in piedi un pa-jo di calze di lana, dippoi il lafciano ferpeggiare per terra nelle proprie capanne, ed ora ferpendo , ora a guifa de’ quadrupedi gindofene carponi , imparano coll’andar del tempo per mezzo della Natura » loro unica guida a camminare ritti, come tutti gli altri uomini, ed allora, non pria, come dice il Fortis ( a ) fi veggono errare pt’ campi . Che fe anche qualche bambino avanti di acquiilar l’ufo di camminare ritto in fu due piedi , il vedeife per qualche accidental combinazione errar à quattro gambe pe’ campi, non il deve per quello a precipizio far una generale diduzione, che tutti vanno errando così » Quello e come fe , vedendo/i vagar un fanciullo fra Bovi, fi voleile dir, che tutti i fanciulli vanno con* fufamente errando co Bovi ileifi, Ufano alcuni fanciulli Morlacchi arrivar alla età di tredici , e quattordici anni, fenza cominciar a veilir le brache, in vece di cui loro baila unacamic-cia, che arrivi, od oltrepaifi le ginocchia, Si uniformano con ciò in parte al coilume degl’indiani, che per lo clima caldo vanno nudi /¡no alla pubertà ¡arrivando poi a quella , quando i fenil cominciano a combatterli ilimano bene gl’indiani di copri rii, ed i Mor- lac- ( a ) Voi. i. p.