DI SOCIVIZCA. 233 trovava mai quello , in cui fepolto foiTe . Adombratili i Turchi , eh’elfo non volefse in limil modo liberarli dalle loro mani, filmarono di .andar feco lui a Sign, ed ivi ben inceppato due Guàrdie co’fchioppi fempre inarcati gelofamente , e giorno , e notte Io cuftodivano. Furono date moltiifnne Perfone in nota, da’ cui Socivizca li faceva creditore di grofse fum-me di denaro . Al confronto egli avea troppo coraggio per afserire, ma alla lunga ii trovava falfa o-gni fua afserzione. A ciò rimediava efso col dire di averli ingannato ne’nomi delle Perfone, e perciò , diceva che facefsero chiamar dell’altre. In iimil gui-fa andò deludendo i Turchi per un mefe intiero , nè ciò faceva ad altro tìne, che per trovar, fe v’ e-ra cafo, qualche ilrada di fuggire . Fu fcoperta a lungo andare la fua malizia da’ Turchi . Elfi fecero venire a Sign fua moglie co* due figli , un mafchio, e l’altro femmina, eh’erano nel Contado di Zara , per condurli a Travnik anch’ elfi . Ma qual colpa a-veano gl’innocenti figli ne’misfatti del Padre , e la miiera moglie in quelli del marito ? Tanto è . La Giuilizia Ottomana è così. Giunge la moglie co’ figli alla prefenza dell’Effendi, Capo de’Turchi , che cuftodivano Socivizca. Qual oggetto di tenerezza, e compaifione non è per efsa veder il proprio marito carico di catene? Le li comanda, ch’ella bacj lama-no al Comandante de’Turchi .• Ella ubidifee , fa Io itefso fua figlia, e Socivizca iofìre. Ma quando e’vide, che li comandava a fuo figlio la fteisa cerimonia 3, allontanati di là, infuriato gli diise , non baciare „ la mano a quel cane “ . I Turchi inoltrando ri-morfo , e in atto quali di domandare feufa a Socivizca , dicevano che ciò li commetteva per pura u-fanza . Era il giorno ventèlimo fello di Novembre G g nell’