LIBRO TERZO. 115 fotto Venlò l'efercito fi vide accampato, a giufto motivo di 1646 ritirarfene, fù appoftatamente permeilo l’ingreifoal foccorfo. Per l’imprefa di Doncherche la fama dell’ Anghien s’innalzò con tal grido, eh’ egli era venerato da’ popoli, e dalle mili-tie, quau nume dell’armi 5 e pure da tal fatto, che fmiiu-ratamente cofternò gli Spagnuoli, cominciò il Cielo a minare la felicità della Francia , perche la fortuna è di vetro ; 1’ aura ifteifa che la gonfia , la fpezza . II Duca infuperbito degli applausi, e della fortuna, s’induife a credere, che il Rè gli doveife ogni cofa, e che niuna poteife negarfegli dalla Reggenza. Uccifo perciò il Duca di Brezè full'armata navale, il Principe di Condè richiefe per 1’Anghien, che era cognato pAXL*' del morto, la carica di grand’ Ammiraglio, e feufandoiì la Reina di riferbarla a difpoiìtione del Rè, quando folle maggiore, il Principe alterato per qualche giorno s’allontanò dalla Corte 5 ma non riufeì difficile richiamarlo, guadagan-dolo con regali, c con la collatione d’alcune Badie al Principe di Conty , fecondo fuo figlio . S’apprendevano più dal Ma-zarini gli iuegni d’ Anghien , perche parevano tanto implacabili, quanto coperti} e molto più, che morto il Principe di Condè nel fine dell’ anno, reftava egli fciolto dal fre- Mm» 44 no che con autorità lo reggeva . Spirò il Principe con tal fentimento di chriftiarta pietà , che della vita fua me- /*» •h1«-morabile, fù non meno efemplare la morte. La fede al Rè , il zelo di giuftitia , 1’ inclination’ alla pace haveva* no pienamente cancellato la memoria della giovami’ inco-lfanza; e fe l’avidità d’ acquiftar le ricchezze, e la parfi-monia di uiarle non haveife in qualche parte offufeato le virtù morali, che l’adornavano , è certo, che quefte largamente fupplirono a ciò in che gli mancò la fortuna del-1 armi. Il Cardinal da quella morte fi trovò veramente fciolto da un gran ritegno ,• impercioche , quantunque il Principe profittandone, feguitaife cogli altri il favore della Reina , e la volontà del Miniftro , ad ogni modo alcune volte opponendoli , e fempre parlando con liberta, e con prudenza , per facilitare la pace, e rimuovere 1 pernicioiì difegni contra l’Italia, fe tutto il bene non confeguiva, divertiva però, e moderava gran parte de’ mali. In Alemagna il H z Ma-