DE’ MORLACCHI. 207 di più. Ella è un foco improvvifo, aifai rifplendente, e che fugge preftiifimo. Impone terrore, perchè di rado fuccede. Alle volte non comparifce, dice Seneca, una laguna di etere , che cede all’ indietro e nel concavo un vailo lume? Potreili efclamare co fa è quello? medium video difcendere Cctlum folìentejque polo ftel/as. Ai tempi di Seneca ciò paifava per prodigio , come ora preflfo i Morlacchi. Zapi fi. Da che fi à parlato delle fuperilizioni , non mi fembra doverfi omettere quella de’ Zapi fi ( a ) che fono certi brevetti , che fi vanno fpacciando da taluni Parocchi della Morlacchia, di cui la virtù con-fiile nel faper la melfa a mente, fenza intenderla . A quelli Zapift, o brevetti fi attribuifce il poter di curar qualunque infermità , e fuperar qualunque fortilegio, e ciò che ilrabilia ancora di più fi dà loro la virtù di far divenir gravide le iterili, come in altri modi facevano gli antichi Luperci. ( b ) Io fo be*. ( a ) Ogni Zapis viene piegato in forma di picciola letterina , che pareggia una , o due unghie in grandezza. Sopra lo Zapis vi è icritto qualche cofa a capriccio , ed entro lo Zapis alle vòlte non v’ c cola alcuna fcritta . ( b ) Per far divenir gravide le infeconde v erano anticamente i Luperci Sacerdoti» che correvano quali nudi per la Città, e per-.