204 DE’ COSTUMI io. Convocò un’aifemblea di gente , mobile alla fu-perftizione, che andò ad afcoltar lo ftrepito, che di notte fuccedeva in quella cafa, e dimenticando/i del valor Nazionale, prudentemente fe ne flette fuori a fentir il romore. E mentre flava ognuno intento, e cheto a udir il prodigio narrato , ecco fi difTemi-na uno ftrepito per la cafa, che pareva doveiV ella cader a terra, ed era ben giuilo , che tutti fuggiife-ro, fenza neppur volgerfi all’ indietro per veder , fe alcuno l’infeguiva. Bailo quefto, perchè i fantaftici credettero , che in quel luogo doveiTero eftervi de’ /'piriti. Si pensò al modo di liberarfene, ed era facile l’indovinarlo. Si efeguirono a puntino le loro domande, e mai più gli fpiriti non fi fecero fenti-re. Si dice, che quefte apparizioni facciano nafeere di frequente i Calogeri , quando alcuni Morlacchi del loro rito muojono, fenza lafciar loro qualche benefizio . Il fucceffo già riferito fi credette ( e fra molti fi crede ancora ) veriffimo infino a tanto „ che un Morlacco, meno fuperftiziofo degli altri andò a viiitar la cafa , ove gli fpiriti fi aveano dilettato di far tanto fracaflo di notte, e trovò , che vi era un bucco vicino alle fondamenta della cafa, per cui poteva entrarvi una Perfona, fenzaefTere veduta, trovò de’rimafugli ancora di cordicelle , attaccate a tutto ciò, che potea far romore, e trovò de’bucchi, per cui potevano pattare le cordicelle flette, che ftan-do di fuori fi potea fuffurar al di dentro , Ora dimando io, quali Spiriti fono quelli ì Ma meritano qualche feufa i Morlacchi fe abbondano di quefte fàntalliche opinioni, da che fi fa, che fi allevano con tali pregiudizi, che Tltnio così faggio, com’egli era, non à potuto bandirli dal capo.,, Era in Ate-s, ne, qutjk fono fue favole, una cafa fpaziofa, ma in- ,, fame,