i8ó DE’ COSTUMI ciò, che ignora la caufa . Ma fpuntato , che r£u ii novo giorno, la furia de’ venti crefceva femprepiù, nè mancava aumentarfi il contrailo de’ nugoli , che confufamente giravano uno per un vento, e 1’ altro per l’altro. 11 vento, che dominava con fommo impeto in terra era Borea, e verfo l’ora di mezzo giorno, in cui il fè fentir il terremoto, incalzò ancora di più. I coperti delle cafe, s’eran di coppi, o pietre fciifili volavano per l’aria, e fi potea ben dir fenza efagerare, che i faifi piovevano. Moltienormif-fimi maifi di pietre dalle cime de’ monti precipitarono alle radici . Non faprei determinar , quanto tempo durò il terremoto , ma mi fembra , che fia arrivato ad un minuto, fe ^non l’oltrepafsò ancora; e toilo, ch’ebbe a ceifare, non fi vedeva altro, che polvere, e fumo, che pareva ardeilero i tetti delle cafe. Non in ogni luogo peraltro della Dalmazia il terremoto fi fece fentir ugualmente, ma ove più, ed ove meno. In neflfun luogo però fi fece fentir tanto, quanto ne’ contorni della Cettina, e ciò fenza dubbio per le molte Caverne, che ivi efiilono. Dopo un fimil fucceifo chi aveife veduti i Morlacchi , avrebbe trovata in eifi più contrizione per placar i’ ira Divina, che negli abitanti di Ninive, allorché il Profeta Giona loro prediffe la fommerfione della Città in termine di quaranta giorni, fe non fi convertivano. Queila però era una cofa fanta , e lodevole. Ma le invenzioni aifurde , inventate dalla ignoranza , e confermate dalla malizia , che non meritavano , fe non fe difpregio, le aveano prefo tal concetto, che fi credevano verità Evangeliche. Tutti dicevano, eh’era già venuto il fin delMondo. Un Profetalo avea predetto , che in capo ai dieci anni ciò doveva fuccedere , e quefto appunto era il decimo.Nè i Mor-