DE’ MORLACCHI, 75 j che gli abitanti delle contrade maritiine , de’Scogll , ( e delle Ifoie per la troppa frequenza degl’ Italianif-mi anno corrotta l’antica l'emplicità della linguaSIa-| tra. 11 Fortis, che conobbe quefta verità, come non ii accorfe, che Salbun, e teplo, ch’eiTo fa derivar dal Latino Siibulum, e tepidus, fono voci derivate dall Ita« 1 ia no ¡Mia , e tiepido, e comuni folamen te agli abitan-i ti del litoraleì La labbia è chiamata da’ Morlacchi coK nome di parjcinx, e tiepido con quello di mlaco . I Bifogna dire, che i conoi'citori di lingua, co’quali il £ Fortis ebbe lunghiifime conferenze, non s’intendef-ifero, che di corrotta lingua Slava . Si potrebbe far Runa lunga diceria fu di quello punto , ma non vale Hla pena di perderli in limili cianfruiaglie. §. IT. Etimologia del Nome Ujcoccbi . JN quel modo, che i Guelfi, ed iGhibelliniufcen-do de’ proprj pae/i , furono chiamati fuoruiciti, ¡ alcune famiglie de’ Morlacchi, altre per eifere itan^ chi di vivere fotto la tirannide di qualche Principe, altre per delitti com.mefli, rifugiandoti fotto il Dominio di un qualche Principe vicino, fi chiamarono | Uicocche. Quello nome da principio non portava ve-run titolo d’infamia, in quella foggia iileifa, che la parola fuorufciti nel fuo vero lignificato non può portar alcun titolo infame. Ma come gli UfcoCchi , ef-fendo ftabiliti negli altrui Dominj , non aveano altro, fe non una miferabile contribuzione de’ novi Padroni, con cui non potendolaziar la fame, cominciarono faziarla co’latrocini, ilragi, ed ucciiioni de’ loro iimili ; e perciò divennero l’ obbrobrio degli K 2 ileffi