24a VITA chi ) ed una nel capo, che morto Io fè cader per terra. Uccifo un Turco sì valorofo, li raccomandarono ai piedi loro gli altri Turchi , cinque de’quali non potero sfuggir la morte per la caccia , che lor diero Sodvizca, ed i compagni. Ottenuta la vittoria, e f'pogliata la Caravana del meglio, che avea, fi „travetti Sogivizca con i compagni, facendo che ognuno fe ne giffe feparato. Così operava egli per fottrarii alla moltitudine de’Turchi, che di lui andavanoin traccia , e mentr’eiìì cercavano una partita di Aiduzci, non paffava loro per la mente di badar ad un folo individuo. IMorlac-chi noftri, avute le nove del pericolo di Sogivizca, e dclr la fua valorofa difefa, non mancarono anche queita volta efercitar i loro talenti poetici nel comprogli una Eroica canzone * Dopo queflo fatto Sogivi&ca fe ne flette quieto per due mefi in circa: unitoiì pofcia a’ quattordici compagni andò fopra Moftar,, e ftando con effr all'ombra di un albero, offervò camminar da lungi due Turchi per iftrada. Erano di parere ifuoi compagni di andar in quattro ad affalirli. Quefla opinione fembrò vile a Socivizca, e fi oppofe dicendo „ bailo io folo. ,, S’inviò verfo i due Turchi fem-pre col guardo fiffo in terra. Effi gli chiefero la ragione, perchè con tanta diligenza guardava in terra? Dolendoli effo rifpofe. „ In quefto punto quel Ia-„ drone di Sogivizca mi à tolto a viva forza con un „ un fuo compagno due de’miei cavalli, e vado of-„ fervando, fe poffo rinvenirne le traccie “. I Turchi moffi a compaffione di quefto fìnto infelice , e per l’odio, che nutrivano contro Sogivizca , cominciarono aneli’ effi a rintracciar i cavalli , e mentre guardavano in terra, Sogivizca con uno fparo di pillola ne ammazzò uno , e con la fciabla 1’ altro con tanta celerità, che neppur gli permife di metter mano