gegno. Non è il timor delle cenfure , che mi abbia, mojfo #? procurar q uejì' onore, ( poiché chi dice la verità non à bifo~ gno di protezioni, e chi non la dice, merita di effere censurato ) ma il folo de fiderio. di confermar la ojfequiola fer-v'tttt, che le profeffo. Gradifca Ì E. V. quejlo mio picciolo omaggio, e foffra, che io pajjì [otto ftlenzio quegli encomj , che meritamente fe le competono , poiché dalla tenuità del mio dire non potrebbono, che acquìftare difcapito. Mi creda intanto con la più profonda venerazione » Di Y. Ecc. Umil. Dev. Obbì. Servitore Giovanni Lovrich, PRE-