46 DEL CORSO Nazione, non ufan mai di farne , iìcchè il far chio~ di, e ferri da cavallo è mefliere fra noi de’Ioli Zingari , che vi riefcono bene. $. VIII. q,3 .Slisnsaam Deli acqua di Smina, e luoghi aggi ac enti. V’E* un piccolo rivolo, non perenne in tutte le ftagioni dell’anno, che attravverià Caracafcizca, da Cui prende il nome, e di verno diventa un torrente coniiderabile. Ora lungo le rive, edoraioprail letto'di eifo, io, mi poii a camminare non giàperefa-minare, fe i fuoi colli iìtuati più addentro fieno di Natura Vulcanica, o s’ei conduce lave ferruginofe , nere, ed altre pietre ora grigie, ora rofficcie della ifteifa Natura, come oifervò il Fortis, ma folamen-tè per vedere d’onde trae la fua origine, e fui chia-rito, che l’acqua di Sutina, e Caracafcizca fono due nomi, ed un’acqua fola. Il Torrente di Sutina non à una forgente precifa , bensì viene formato dalle acque eventuali de’ Monti, e da taluni piccioli ru-fceletti, e fonti, che in lui perdonii, tra’ quali non fi laicia di numerare il torrente detto Gìpalovo Urilo, ch’è nella Valle di Lucane, pofto a Tramontana riguardo a Sutina. E lafciando da parte la quantità degli firati, in cui fi trovano de’ Corpi marini , io volli far replicate oiftrvazioni fopra 1* albero anti-Diluvia-no, fe così è lecito chiamarlo, che il Fortis lafcia decidere a chi ne ia più di lui da qual antica accetta ei fia flato tagliato. Io per me direi, che baftaun uomo non prevenuto per ifciogliere tal difficoltà. La ragione, che il Fortis. adduce per provar la fua antica verità è, che il tronco dell* albero era mezzo fot- N