DE’ MORLACCHI. 15i un miglio in circa, il Zaus fa cenno , che fi fermino tutti ( a ) e ii torna far un piccolo pranzo in ili rada. Dopo ciò gli Svatti, che devono effe re bene allegri, cantando all’ufanza natia, e fra gli fpari di pillola conducono la Spofa velata alla Chiefa, ed in vece di eifere bene armati , come dice il FoRTls, ( b ) per rifpignere qualunque aggreifione , o imbo-fcata, (c) che tendeifea turbare la fella, non v’èuno che fpari la pillola con entro una palla di piombo , e fe (a) Quando il Zaus vuol, che fi fermino gli Svatti, dice Jap> JapìJap, termine Turco. ( b) Voi. i. pag. 71. ( c ) Forfè anticamente fuccedevano quelle imbofcate , ma tefe dagli Aiduzci, o affaflìni, come potrebbono fuccedere anche al giorno di oggi, che non fuccedono. Uno di queili accidenti, reftano tradizionali memorie, che fia fuccettoa Xensfa'-K/anaz, fette miglia all’incirca dittante da Sign nella ftrada , che conduce a Spalato. La compagnia de’ Svatti > che conducevano la Spofa, fu parte uccifa dagli Aiduzci, e parte metta in fuga. La fpoia retto vittima anch’effa di quetta gente inumana. Arrivata la nuova del cafo tragico della figlia a fua Madre , fe nc andò in compagnia di molti a darle iepoltura , e fendofi frollata per tre miglia da Sign, cominciò a far il piagnitteo per la morte della figlia fletta , che aveva nome ^in/{a . Quindi è che gridando moja, mojct ¿inka > cioè Ànnuccia mia, mia Annuccia diede il nome di Mojanka a quella piccola porzione bofchiva, e montuofa di quattro miglia in circa cominciando dal Cucufov-Klanazc infino a Xenski-Klanazc così detto quel luogo per la morteivi fuccefla della Spofa novella. Xensk,i-Klanazc propriamente fignifica lo ftretto dellaDonna. Il Forti* ( Voi. 2. p.50. ) racconta diverfamente il calo , per cui Mojanka fu così proclamata. Ma non è pregio dell’ opera il confutar la fua opinione.