DE’ MORLÀCCHI. 83 lacchi di pori! le brache in doiTo. Ma gl’indiani ( quantunque vadin nudi per Io clima ), ed i Mor-lacchi ( benché non porti» ie brache fino a certa età per altro, che per un inveterato coftume ) ci fanno richiamar alla memoria le invidiabili , quantunque rozze ufanze de’ primi uomini, dalle quali la mutazione de’ luoghi più, e meno caldi avrà fatto degenerare i pofteri. Se poi, come fu fatto credere al FoR-Tis, i Morlacchi della Bofnia non doveifero pagar 1’ isfraf, o ila il Tributo per tutto il tempo, che non portano le barche , buona parte di effi per liberarli dalla contribuzione, che deve a Maomettani, non fi porrebbe le bracche in dolio per tutto il corfo della vita. V'era però quefto coftume una volta, e perla malizia de’ Morlacchi, conofciuta da’ Turchi, fu forfè abolito. Al prefente i Morlacchi fudditi Ottomani fono coftretti a pagar V tofto, che il loroca-po s’ingroiTa ad un dato fegno, per faper il quale sì fa così. Si prende un filo, e poi fi doppia: fi pone in bocca al fanciullo, e fi mifura la diftanza , che paiTa dai labbri ai capelli della fronte. Allora fifpie-ga il filo, ch’era doppiato, c con la doppia diftanza, come ben fi vede, che paifa dai labbri ai capelli, fi mifura la circonferenza del capo. S’ella è minore del filo, il fanciullo non è in dovere di pagar V^frag-, ma s’ella è maggiore, comincia da quel punto a pagarlo, come tutti gli altri. Ciò fuccede comunemente verfo 1’ età di fette, ovvero otto anni . L’educazione de’fanciulli Morlacchi , così rigida » come io la defcriffi , fi va aumentando col crefcere degli anni, Effi il proprio petto efpongono nudo u-gualmente al più ecceffivo bollor di State , che al più infoffribile Tigore del Verno. Quindi ne avviene, che acquiftano quella pregiabile fanità, e fobuftezza, L 2 J che