DELLA CETTINA. 55 Terra, fotto gl’imperatori , era divenuto un uffizio fervile. Che le i Romani mandavano delle Colonie qui, e per tutta la Dalmazia, quefto era più per tener opprefli i Popoli ftranieri, che per la coltura delle terre . La magnificenza delle Fabbriche , delle ftrade pubbliche, e degli acquedotti , di cui reftan poche veftigia, e meno memorie , erano i pregi de’ Romani. Dalla facilità delle ftrade, allora praticabili, fi può congetturar , che ai tempi loro il commercio in Dalmazia fofle più florido, nè penfavano effi, che la orridezza, e i dirupi poteflero eflere d’ oftacolo alle incurfioni de’nemici, fapendo bene , che i guaftatori in poco tempo per ogni fentiero il più difficile potevano agevolar il paflaggio a qualunque corpo di Efer-cito. Avvanzi di antichità Romane più non fi trovano fopra terra , fuorché una capella intagliata nel faflò vivo di una collinetta, e non andrà molto, che anche quefta refterà coperta di terra. E’probabile, eh’ effa capella fervide di Tempietto a* Romani, ed in qualche occafìone fervi di Tempio, e domicilio anche a'Cattolici. Vicino a quefto Tempio fufifte qualche pezzo di fondamento di mura, ora diftrutte.Si confervano ancora le veftigia di un picciolo acquedotto 9 che qui portava l’acqua da un Monte vicino per un miglio in circa. Convien credere , e la efperienza Io dimoftra, che quell’acqua fofle la miglior di que*contorni, perchè altrimenti fiavrebbono, credo io, i Romani fervito delle acque vicine , che loro erano per così dire a mano . Qui fi trovarono alcuni pezzi di Colonne di marmo , e già non molti anni tre pezzi di una lapida fepolcrale, in uno de’quali v’è una corona, diftintivo, come ognun fa , che davano i Soldati ai Comandanti delle Legioni, cui erano ben affetti. L’altro pezzo, fu cui vi era fcritto 9 fu con* con-