DI SOCIVIZCA. 245 fparire fi vedevano venire le fchiopettate dalla par. te degli Aiduzci , che ammazzorono otto di loro. I Turchi allora prendendo in certo modo per lilrego-ni gli Aiduzci, fecondo il folito voltarono le fpalle, e niembegb quel campione , che canto Ci decantava reilò ferito in un braccio , e ie non fuggiva ne' Veneti confini nel Territorio di Knin, Sodvizca Io ammazzava , come un vii poltrone. Il fuo coraggio di-moilrato in quella occafione unitamente a’ molti fat<-ti precedenti gli conciliarono la (lima , l’ammirazione , e 1’ amicizia di alcuni Turchi , che più volte gli fpedirono de’prefenti . Una fanciulla Turca , che udiva rifuonare per le bocche il nome di Socivizca, credendo forfè eh’ egli doveife eifere valorofo in ti more, come lo era nelle armi , volle farielo Probati-me, e gli donò in fegno di amicizia una Marama fpecie di afeiuttamano ricamato di oro alle dueeitre-mità del prezzo di dodici Zecchini all’ incirca . So-civizca avea per Probatime anche un Turco . Ordinò a quello dodici Kabanizce , e buon veilito di panno per dodici Perfone . Si ilabilifce il giorno , ed il luogo in cui Socivizca doveva andar a prendete quella robba . Il fuo Trobatime Turco palesò l’ac- cor- entufìafmo della gloria, 1’ amor della vita che dominano negli Aiduzci, li fanno diventar ingegnofi per forza . Le Opatr-k,e, cioè le fcarpe degli Aiduzci nella punta fìnifeono con una fpecie di becco all’insù. Quando fono le nevi per terra, fi fanno eflì le fcarpe co’ becchi in fu sì dalla punta de’ piedi che dalla parte delle calcagna, acciò i nemici non pollano rinvenir le loro traccie . Quello è aver la finezza a un di preifo limile a quella di Caco, che rubò i Bovi ad Ercole, é flrafcinolli nella fua Caverna per la coda. iì " :