DI S O C I V I Z C A. 251 vi un Turco a Cavallo con la fcimitarra in inano , cui riufcì di fopraggiugnere Socivizca , che s’era rifugiato dietro un’albero, girandoli Tempre attorno, inseguito dal Turco fteilo, e per la itanchezza iul punto già di divenir vittima del nemico , fe fuo fratello con una fchioppettata non lo ammazzava . Superato sì grave rifchio , Socivizct pafsò co’ Tuoi compagni nelle Venete Tenute , e quantunqu’ egli fofle Greco di Religione , fece proponimento di non far mai più amicizia co’Greci, nè co’Turchi , recando-fegli a memoria il fine funefto di un fuo fratello , per efiere fiato tradito da un Morlacco Greco, ed il pericolo , in cui poco anzi era eiTo incorfo per Io tradimento di un fuo Probatime Turco . E(fo viiTe dopo ciò per alquanto tempo in fomma quiete, ma penetrato avendo , che una groifa Caravana dovea paiiar da Sign in Turchia , fi unì a dieciotto compagni, e andò ad incontrarla fopra Bilibrigh. Era la Caravana Scortata da cento, e più Turchi , onde So-civizca non le diede alcun impaccio , ma incontrati in altra parte due Turchi , vivi li tagliò a pezzi , Era un anno all’ incirca dopo la fatai epoca del MDCCLXIV, che dominava la pefie nel Territorio di Sign , quando molti compagni di Socivizca i più forti, ed i più valorofi parte nello Stato Veneto , e parte nell’ Ottomano furono prefi , ed uccifi , Una tal mancanza perfuafe Socivizca di ritirarii negli Stati Auftriaci verfo il Fiume Zermagna. Ivi flette un annopoco più, poco meno, fenza che mai i Turchi aveifero di lui contezza , e già univerfalmente era fuppofto in parti molto lontane. Si trovava egli nul-Jadimeno in tutti gli aifalti delle Caravane in quello frattempo occorfi , ma il fuo nome più non correva, ed era Capo divenuto Zuanne Buifich , detto I ì 2 Rof-